mercoledì 12 agosto 2009

Non riesco a immaginare come una persona onesta possa mai considerarsi soddisfatta del proprio lavoro.


La mia tecnica è pericolosa, è la mia più temibile nemica, se alleata a quel lato della mia personalità a cui piace sguazzare nel cattivo gusto. Quindi la pittura di un murale è una lunga fatica di ricerca di ciò che si ama.
Mentre si comincia, le buone intenzioni non hanno il minimo valore, perchè tutto ciò che c'è di pessimo nel lavoro appena cominciato, è il risultato delle buone intenzioni.
Le tecniche pittoriche con cui è ancora possibile cercare delle verità, sono veramente poche, creare un murale, partendo dal nero, a mio parere, è magia, è tecnica liberata dalla menzogna di essere verità.
Evitare che i colori si tocchino, studiare gli abbinamenti cromatici, pensare il colore come materia, luce riflessa, che ha un effetto su i corpi, non c’è tecnica più sicura per evadere dal mondo, ma non c’è legame più sicuro con esso, non bisogna preoccuparsi di creare cose nuove, bensì rappresentare con novità e ricordarsi che l’ottimo è abbastanza buono.

1 commento:

  1. Quando ti ho visto disegnare o dipingere un murale mi sono quasi vergognata.
    Ho visto una parte tua intima, profonda, nuda.
    Ho sentito che a volte bisogna avere il coraggio di vedere ed essere degni di ciò che si svela non solo allo sguardo.

    Ti abbraccio

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